Se è l'Uomo Partita di questa settimana un motivo ci deve essere: raccoglie prontamente gli assist, è sempre presente in area avversaria, ha il vizio del gol, e non disdegna di assistere un altro compagno se questo è meglio piazzato. Qualcuno dice che torna poco (o niente del tutto). Ma in questa partita ce n'era davvero bisogno? BOMBER.
Veloce come sempre, abile nello smarcarsi e pronto nel servire i compagni come mai ci aveva abituato. E' una pedina determinante perché crea superiorità numerica per ogni azione offensiva. E' il regista occulto e marcatore conclamato; ci piace perché ormai distingue da solo il momento in cui tirare da quello in cui è opportuno servire il compagno. Mette tutti in condizioni di segnare, anche Antonino, che però non segna, ma quella non è colpa di Ferlisi. Sforna assist a catena di montaggio e non si inceppa mai! Meriterebbe senza dubbio un voto più alto se solo tenesse le mani a posto. BRUCE LEE.
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Roberto De Felice
38 anni
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Non è il Roberto De Felice cui eravamo abituati fino alle scorse partite. E' un sosia del tutto identico che ha la stessa corsa e fiato però passa la palla ai compagni. Questa è la sua caratteristica migliore che contribuisce alla vittoria della sua squadra. E' un portatore di palla efficace per la sua tenacità ma spesso sotto porta non ha la lucidità del bomber per questo lo apprezziamo quando suggerisce la palla ai compagni con generosità. Ci piace vederlo segnare perché finalmente nel gioco mette prima la testa e poi le gambe. RITROVATO.
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Sebastiano Midolo
37 anni
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Prestazione sopra la media per questo giocatore che è al top della sua forma. Dopo averlo visto tenere la difesa come il Cannavaro dei tempi migliori, dopo averlo visto rilanciare l'azione, portarsi la palla, scambiare con i compagni e segnare appena un gol in meno del bomber... cosa si può chiedere di più? Senza di lui la Squadra di Cristiano non è la stessa. Qualcuno l'ha paragonato a Maicon ma noi non gli vogliamo così male da accostarlo ad un giocatore dell'Inter. ROCCIA.
Ha ritrovato il compagno di reparto che lo assiste nel rintuzzare le incursioni avversarie perciò anche la sua prestazione ne risente positivamente. In difesa è protagonista solo di un paio di sviste, peraltro non determinanti, nel resto della partita svolge il suo compitino con ordine e poche sbavature. Appena un paio di volte tenta una sortita offensiva alla conclusione della quale non riesce a pungere gli avversari, forse a causa del "piede finto" col quale pretende di tirare. NELLA MEDIA.
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Se gli diamo un quarto di punto è in più è solo per il primo gol segnato, ma non è il solito Giovanni Casalino. Prestazione sottotono che incide sull'intera partita anche perché spetterebbe a lui fare girare la palla. Se pensiamo al numero di gol da lui segnati negli incontri precedenti, oggi qualcosa non ha funzionato. INSOLITO.
Corre e scalpita come sempre. Nei primi minuti è anche sfortunato perché scivola incredibilmente quando ormai è praticamente a tu per tu col portiere avversario. Si propone continuamente ma non è mai servito come dovrebbe. Non è colpa sua se non c'è Peppe Valvo che scodella assist a ripetizione per come è abituato. Ci prova anche dalla distanza ma si vede che oggi non è giornata. Ha il demerito di non crederci fino alla fine a differenza delle scorse partite. Meriterebbe sicuramente qualcosa in più (anche per il gol) se solo tenesse la lingua a freno. MUGHINI.
Anche questa volta fa sentire la mancanza delle sue geometrie in campo. Sappiamo che aspetta il momento in cui gli avversari "stanno mollando" ma nella partita odierna c'ha messo poco del suo. A onore del vero è stato uno dei pochi a crederci fino alla fine anche se a tratti pareva lottasse contro i mulini a vento. DON CHISCIOTTE.
L'armonia col fratello si rompe quando gli equilibri della squadra vengono a mancare, quando le cose non girano come dovrebbero. Si propone a volte in avanti dove deve avere a che fare con l'imperioso Iano che sventa praticamente ogni pericolo da lui creato. Nella retroguardia può poco assieme ai compagni quando bisogna respingere l'assedio di quattro avversari contemporaneamente. DISARMATO.
In una partita in cui gli avversari attaccavano in superiorità numerica, ha preferito fare l'attaccante aggiunto piuttosto che dare il suo apporto in fase difensiva e perciò ne ha risentito anche il resto della squadra. Spesso impetuoso nel pressare gli avversari può poco contro i piedi buoni e veloci. Tenta anche di apportare punti alla sua pagella con molti tentativi di improbabili numeri: tra sforbiciate e rovesciate ci mancava ormai un tuffo. IMPETUOSO.
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